“Tristezza”
La solitudine, unica inguaribile malattia
In un giorno ti ritrovi sola al di la della gente
Si spengono le luci,
Si chiudon le finestre.
Il sole che tramonta graffiando quella poca anima oramai
volata via…
Restano i ricordi di una vita ormai passata,
racchiusi in una gabbia con la speranza che qualcuno un
giorno li ritrovi.
Nel mistero si scompare e nessuno mai di più saprà!
P.S. Questa poesia la dedico a tutte quelle persone sole,
che alla sera chiudono le finestre senza avere più contatto con alcuno…
Antonella
Cara Antonella, moto belli questi tuoi versi, sono sicuro che aiuteranno molto coloro che si sentono soli!!!
RispondiEliminaCiao e buona giornata caea amica, sempre con un sorriso.
Tomaso
Caro Tomaso, lo spero tanto !
EliminaGrazie mille un abbraccio.
Ciao Antonella, versi che accompagnano all'epilogo o ad un ennesimo inizio, bellissima la chiusa "Nel mistero si scompare e nessuno mai di più saprà!", che ci lascia leggeri in attesa di un nuovo divenire.
RispondiEliminaSempre bravissima, buona serata, Romualdo.
Caro Romualdo,
Eliminaho scritto questi versi dopo aver osservato una signora vicina di casa, sola e triste, ed ho stilato due righe, la solitudine cercata come succede a me, perché ci sono dei giorni che ho la necessità di stare sola, è bello, ma quella di quella signora anziana bè è tutta un'altra storia...
Un abbraccio e grazie per la tua presenza è una gioia per me!